Bargiggia: "Non è possibile che, ogni volta che l'Atalanta non vince, si va davanti alla telecamere ad attaccare l'arbitro"

15 Febbraio 2022
- Di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

ATALANTA BARGIGGIA - Fanno ancora discutere le parole del direttore generale dell’Atalanta Marino. Questa volta a tornare sull’argomento è Paolo Bargiggia nel corso della trasmissione radiofonica 1 Football Club. L’ex storica voce di Mediaset parla così dell’accaduto e della corsa scudetto.

Spalletti e Allegri dopo il pareggio della Juventus con la Dea

"Spalletti è un allenatore moderno, si è rimesso in discussione dopo due anni di stop. Onore a lui per il lavoro fatto, ricordo che ha la miglior difesa. Mi hanno giusto sorpreso i cambi. Allegri l'ha scampata a Bergamo ma aveva fatto dichiarazioni simili dopo lo 0-0 a San Siro bruttissimo contro il Milan".

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Bargiggia sulla polemica di Marino nel post partita tra Atalanta e Juventus

"Le parole di ieri del direttore generale dell'Atalanta Marino dimostrano che, in Italia, c'è ancora una cultura sportiva arretrata che non ti permette di crescere. Non è possibile che, ogni volta che l'Atalanta non vince, si va davanti alla telecamere ad attaccare l'arbitro. Luca Percassi è il nuovo vicepresidente di Lega, ed è preoccupante vedere che questa è la mentalità dei nostri dirigenti. Non entro nel merito dell'episodio contestato, ma non è accettabile una reazione del genere per un eventuale errore arbitrale. A mio avviso, la Federcalcio, sbaglia a non sanzionare i soggetti che offendono l'onorabilità di arbitri e tesserati, come accadeva in passato con personaggi come Gaucci ecc. Mi aspetterei di più dal Procuratore Federale Chiné. A volte ho la sensazione che non legga giornali, non stia sui social e non sia al corrente di quanto viene detto. Non ho nulla contro l'Atalanta, sia chiaro. Penso anche a quanto ha detto Sarri sul sorteggio di Coppa Italia, attaccando un sorteggio che non esiste perché, il tabellone, si fa con le teste di serie. Il politically correct attacca un mezzo 'buu' allo stadi additandolo subito come razzista poi, offese gravi come quelle che leggiamo ogni giorni, non sono mai passibili di sanzione".

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