Ad Anfield con un sogno, tanta gratitudine e nessun rimpianto

11 Aprile 2024
- Di
Martino Cardani
Liverpool-Atalanta del 2020
Tempo di lettura: 2 minuti

LIVERPOOL ATALANTA- Ci sono partite che ci ricordano perché, sin da bambini, ci siamo innamorati di questo sport. Che ci ricordano quanto il calcio sia passione, profumo di erba e rumore di tacchetti nel tunnel dello spogliatoio. Ci sono partite che vale la pena sentire, vivere, giocare. Ci sono partite come Liverpool-Atalanta. Manca pochissimo ad Anfield, a una notte magica, a un'Atalanta che, comunque andrà, scriverà la storia della Dea, di Bergamo e del calcio "di provincia". Senza rimpianti, con un sogno chiamato qualificazione e una gratitudine immensa per regalarci una notte come questa.

Verso Liverpool - Atalanta : si fa la storia

Un pezzo di storia del calcio. L'Atalanta fa visita al Liverpool, nato nel lontano 1892. In uno stadio straordinario, con una delle tifoserie più calde e coinvolgenti del panorama inglese, e non solo. Tempio di vere e proprie battaglie e casa di una squadra forte, giovane e vincente, Anfield Road non è un traguardo, ma un punto di partenza.

Sì, perché nonostante qualche mugugno per le ultime prestazioni (qualcuna non esaltante), è bene ricordare la magia che sta per compiere la Dea. Che, troppo spesso, gli addetti ai lavori e, qualche volta, i tifosi, danno quasi per scontata.

Giocare questo genere di partite non lo è affatto, scontato, e chiunque sia vicino all'Atalanta dovrebbe provare gratitudine e quasi commozione per l'attesa di Anfield. Perché è frutto di programmazione, di sacrificio, di lavoro e di passione. Perché è la storia di una squadra "di provincia" che considera ormai quasi normale esserci. Tra le grandi di Europa. E sperare, non senza ragione, di poter ben figurare.

Noi vogliamo esserci, ancora, e ancora, e ancora. Ma non dobbiamo dimenticarci da dove siamo partiti. Non dobbiamo dimenticarci la Serie B, gli spareggi con la Reggina, i campionati chiusi a un punto dal baratro. Perché, se siamo dove siamo, lo dobbiamo alla nostra storia. Al nostro lavoro. Alla fatica. Come ci ha sempre insegnato Bergamo.

Un precedente da sogno

Possiamo sognare? Certo. Sono soltanto due i precedenti tra il Liverpool e l'Atalanta, in Champions League. Vi ricordate come finì a Liverpool, quel 25 novembre 2020? Fu 0-2. Per noi.

Certo, il ritorno raccontò una storia diversa e questa è una gara a eliminazione diretta, non di girone. Ma noi sappiamo che si può fare. E lo racconteremo senza rimpianti, comunque vada.

Perché la Kop, la storica curva del Liverpool, non sarà l'unica a cantare "You'll never walk alone": in Inghilterra ci saranno oltre 2000 tifosi da Bergamo. Per crederci, sognare e ricordare alla squadra, a mister Gasperini, allo staff e ovviamente al Liverpool, che ci siamo anche noi.

Martino Cardani

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