Le PAGELLE di Atalanta-Salernitana 4-1: secondo tempo da sogno, Pasalic decisivo

19 Dicembre 2023
- di
Martino Cardani
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Pasalic sotto la Nord
Tempo di lettura: 3 minuti

Dal nostro inviato al Gewiss Stadium di Bergamo, Martino Cardani

ATALANTA SALERNITANA PAGELLE- L'Atalanta soffre nel primo tempo, chiuso 0-1, poi offre all'infreddolito pubblico del Gewiss Stadium un secondo tempo da favola. Tanto che i tifosi della Dea si scaldano velocemente, con le reti segnate da Muriel, Pasalic, De Ketelaere e Miranchuk. Schiantata la Salernitana di Inzaghi. Ecco i voti della Dea nelle pagelle di AtalantaLive.it.

Atalanta - Salernitana , i voti della Dea nelle pagelle della redazione

CARNESECCHI, 7 - La parata con cui nega alla Salernitana il gol del pareggio è un mix di visione di gioco, coraggio e tecnica. Non è chiamato in causa molto spesso ma, quando deve dare il suo, lo fa alla grande. SARACINESCA.
DE ROON, 6 - Fuori ruolo, ma un leone. Non benissimo nel primo tempo, in netta crescita nella ripresa. Sempre ottimo sugli anticipi e sull'impostazione dal basso. L'impressione è, che per la Dea, farebbe pure il raccattapalle. COMMOVENTE.
SCALVINI, 7 - Dopo l'incursione pazzesca contro il Milan, il Golden Boy Italiano ci prende gusto. Grande inserimento dopo ottimo lavoro in interdizione e assist da trequartista a De Ketelaere. WOW.
DJIMSITI, 6 - Arriva alla sufficienza ma, per quanto ci riguarda, è troppo spesso un punto interrogativo. Alterna giocate difensive solide e sicure a momenti in cui rischia un tocco di troppo. MISTERIOSO.
ZAPPACOSTA, 5.5 - Non una gran partita per l'esterno di Gasperini. Qualche bella discesa e buona dimostrazione di grinta e voglia ma, anche, tanta imprecisione. La Dea soffre, nel primo tempo, soprattutto perché gli esterni non sono efficaci come di consueto. APPANNATO.
(HATEBOER, S.V.).
RUGGERI, 5 - Vedi Zappacosta, ma con l'aggravante di non essere riuscito a produrre quasi mai cross invitanti per i suoi avanti. Fatica, in una serata decisamente non indimenticabile. SOTTOTONO.
EDERSON, 5.5 - Combatte e lotta a centrocampo ma, troppo spesso, perde la battaglia. Non fa una gran figura nel primo tempo, qualcosa meglio nella ripresa. Bisogna ritrovare al più presto lo spirito e le prestazioni di qualche settimana fa. IN SOFFERENZA.
(KOLASINAC, S.V.).
PASALIC, 7.5 - Primo tempo così così, seppur con un paio di giocate interessanti in verticale. Secondo tempo decisamente in crescita, con strappi, chiusure, lampi di gran visione di gioco. Il gol è la ciliegina sulla torta di un giocatore che, a metà campo, sta ritrovando continuità. INDISPENSABILE.
KOOPMEINERS, 6.5 - Mette ordine in un centrocampo che, soprattutto nel primo tempo, soffre la fisicità e la velocità di quello della Salernitana. Fatica a imporsi in fase offensiva, dove è meno concreto di quanto ci ha abituato. METRONOMO.
(ADOPO, S.V.).
LOOKMAN, 6 - Lotta non si risparmia ma, rispetto alle giornate in cui vale da solo il prezzo del biglietto, contro la Salernitana si accende troppo a intermittenza. L'assist a Pasalic, da attaccante vero, gli vale una sufficienza che, altrimenti, sarebbe stata lontana. APPLICATO.
(MIRANCHUK, 7 - Entra e segna. E fa pure in tempo ad avere un'occasione prima del gol. La Salernitana, è vero, si scioglie nonostante il freddo del Gewiss Stadium ma, lui, non fallisce l'occasione. SUBENTRANTE DI LUSSO).
MURIEL, 6.5 - Nel primo tempo, quando l'Atalanta domina il campo ma fatica a concludere in modo pericoloso, è talvolta troppo lezioso e tiene troppo il pallone. Impreciso nelle conclusioni. Poi, però, arriva il lampo. A inizio ripresa pareggia una partita complicata con un tiro dei suoi, da giocatore che dà del tu al pallone. DECISIVO.
(DE KETELAERE, 6.5 - Si vede pochino, ma la partita è strana e la Dea, pur in controllo, va a folate. Bravo a sfruttare il regalo che gli offre un ottimo Scalvini e a trovare il secondo gol in pochi giorni. CINICO).

GASPERINI, 6.5 - La sua Atalanta gioca una partita di sostanza e anche nel primo tempo, chiuso in svantaggio, pareva padrona del campo. Da migliorare? Il nervosismo per il gol subito e la fretta nel cercare di ribaltare la partita che, come si sa, è cattiva consigliera. Sarebbe stato interessante essere una mosca e ascoltare il discorso del Gasp Furioso negli spogliatoi, dopo i primi 45 minuti.

Menzione speciale al PUBBLICO DELL'ATALANTA, 10 - Commovente il finale, con Ilicic (in tribuna a godersi la Dea), che scende in campo a festeggiare. Il Gewiss si ferma, in un enorme abbraccio collettivo tra la nord e l'indimenticato beniamino.

Martino Cardani

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