Le PAGELLE della finale della Coppa Italia: voti così così, con IMMENSO GRAZIE

16 Maggio 2024
- di
Martino Cardani
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La sciarpata dei tifosi dell'Atalanta
Tempo di lettura: 2 minuti

Dal nostro inviato allo Stadio Olimpico di Roma, Martino Cardani

ATALANTA JUVENTUS PAGELLE FINALE COPPA ITALIA 2024- Una sconfitta beffarda. L'Atalanta, che arrivava alla finale della Coppa Italia 2024 in una forma psico-fisica straordinaria, deve cedere alla Juventus di Massimiliano Allegri. 0-1 con gol di Vlahovic. Esce però dal campo osannata dai suoi tifosi, innamorati di una squadra che sta facendo cose straordinarie.

I voti dell' Atalanta contro la Juventus nelle pagelle per la finale della Coppa Italia 2024

CARNESECCHI, 6- Incolpevole sul gol, sul quale era anche uscito con i tempi giusti, non deve in realtà fare moltissimo nella serata dell'Olimpico. Le uscite sono sicure, i rinvii nello spazio forse da velocizzare un po'. SFORTUNATO.
DJIMSITI, 5.5- Soffre troppo la difesa dell'Atalanta, che non trova le contromisure adatte alla velocità in ripartenza di Chiesa e Vlahovic, in serata di grazia. PECCATO.
HIEN, 5- Sbaglia troppo. Un po' per la bravura dell'avversario (Vlahovic stasera è in gran serata), un po' per sue disattenzioni. Tiene in gioco il serbo sul vantaggio juventino e, al netto di qualche buona uscita di testa, soffre terribilmente la velocità degli avversari. INSUFFICIENTE.
(SCALVINI, 6.5- Entra in modo propositivo, con corsa in verticale e qualche buona idea).
DE ROON, 6- Non la miglior partita del capitano, sfortunato anche nell'occasione dell'infortunio. Sempre da applaudire e premiare per il sacrificio e la voglia che mette, ogni partita, per questa maglia. EROE.
(TOLOI,
ZAPPACOSTA, 5.5- Si vede poco. Se non mai. Stasera è lui a preoccuparsi degli altri mentre, di solito, sarebbero gli altri a doversi preoccupare di lui. Le finali, talvolta, giocano brutti scherzi. TIMIDO.
(HATEBOER, 6- Si vede poco, troppo poco. Lotta come può sulla fascia di competenza e ha all'attivo un paio di palle in area insidiose).
PASALIC, 6- In una serata in cui la Dea è sottotono lui non fa né differenza né la differenza. Tuttavia quando ha la palla tra i piedi dà sempre l'idea di poter inventare qualcosa. Questo gli garantisce la sufficienza. SALVO.
(MIRANCHUK, 5.5- Sarebbe servita una scossa alla partita e lui non riesce a darla. Il compito non era semplice, ma si sarebbe potuto fare meglio).
EDERSON, 6.5- Partita di grandissima sostanza quella del brasiliano. Davvero uno spettacolo vederlo chiudere in velocità su Chiesa e Cambiaso. Non si esime dal provare a far male in fase offensiva. LOTTATORE.
KOOPMEINERS, 6- Si accende solo a momenti, sia a centrocampo che in zona offensiva. Peccato, perché quando riesce ad accelerare dimostra di poter essere pericoloso. ALTERNATO.
DE KETELAERE, 5- Il belga fatica a imporsi contro una Juventus molto fisica e decisa, sopratttuto negli anticipi e nei contrasti. Combina poco e, quando ha l'occasione, è impreciso. SERATA NO.
(TOURE', 6- Qualche bello spunto lo mette in campo ma non è favorito dalla scelta o dalla necessità di giocare spesso palloni alti nel cuore dell'area di rigore).
LOOKMAN, 7- Il migliore dei suoi. Corre, lotta, ci prova, colpisce un palo. Mette velocità e idee al servizio dell'attacco della Dea. La Juve è solida in difesa, lui riesce comunque a farla tremare. ISPIRATO.

GASPERINI, 10- Che voto si può dare a un allenatore che trascina la squadra a due finali stagionali? L'Atalanta ha vinto questa Coppa, come abbiamo spesso scritto, ma saremmo stati davvero felici di vederlo alzarla.

TIFOSI, 10- Una curva piena, che ha cantato tutta la durata della partita. E che, a match terminato, con la sconfitta, ha accolto i suoi beniamini con cori e una sciarpata. Come se avessero vinto. Perché, in effetti, è così.

Martino Cardani

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