Alla scoperta di Vlahovic, il giovane U23 dell'Atalanta

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VLAHOVIC ATALANTA CARRIEREA NUMERI - Vanja Vlahovic, dal 1 luglio 2024, è entrato ufficialmente a far parte dell'Atalanta U23, dopo averci trascorso 2 stagioni in prestito. Anni in cui si è distinto tanto da potersi conquistare un posto nella lista UEFA per la Champions League 2024-2025 stilata da Gasperini. Ecco biografia e carriera di questo giovane campione.

Vlahovic dal Partizan all'Atalanta

Vanja nasce a Vršac in Serbia il 23 marzo 2004. Muove i suoi primi passi su un campo da calcio nella rosa delle giovanili del Partizan, società calcistica serba con sede nella città di Belgrado. Inizia la sua avventura ufficiale nel 2018. A gennaio 2022 si trasferisce in prestito per sei mesi al Teleoptik, altro club serbo per poi tornare al Partizan in prima squadra fino a gennaio 2023 quando l'Atalanta U19 lo acquista in prestito per 30 mila euro. Prestito che si tramuterà in acquisto definitivo per 225 mila euro a luglio dello stesso anno. Da qui inizia la sua avventura tra Atalanta U20 e U23 con il passaggio definitivo alla Dea che milita in Serie C nell'estate del 2024.

I numeri di Vlahovic

Punta centrale desta ha avuto un avvio fortissimo in questa stagione 2024-2025 con 4 partenze da titolare su 4, 3 gol e 1 assist. Prima di inserirlo nella lista UEFA di Champions League, Gasperini lo aveva convocato anche per la sfida in trasferta di Serie A con l'Inter, nella quale però non è stato schierato neppure in campo. Successivamente però l'esordio in Serie A è arrivato, visto che Vlahovic è stato mandato in campo nel match, perso, contro il Como.

Ma più informazioni le possiamo ricavare dai numeri della stagione scorsa quando tra primavera e U23 ha collezionato 39 presenze in campo e ben 2'538 minuti giocati. Nel dettaglio ha disputato 21 partite in Primavera 1, 1 in Coppa Primavera, e 17 in Serie C tra regular season e Playoff. In tutto ha segnato 24 reti e servito 2 assist. Per l'anno in corso resta in rosa con l'Atalanta U23 ma lo potremmo vedere spesso tra i convocati di Gasperini fin tanto che Scamacca non sarà recuperato.

Mateo Retegui: il nuovo centravanti dell'Atalanta

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RETEGUI ATALANTA ATTACCANTE NAZIONALE - L'Atalanta ha acquistato dal Genoa Mateo Retegui, attaccante della nazionale italiana, per sostituire l'infortunato Scamacca.

Retegui nuovo colpo della Dea

Ufficializzato in data 8 agosto 2024, è Mateo Retegui il nuovo attaccante scelto dall'Atalanta per sostituire l'infortunato Gianluca Scamacca. Un colpo importante messo a segno dalla società nerazzurra, che in brevissimo tempo ha chiuso per l'ex attaccante del Genoa e della nazionale italiana. La cifra finale si aggirerebbe sui 22 milioni di euro più bonus.

Retegui per Scamacca: l'Atalanta con l'attacco dell'Italia

Si tratta quindi di una sorta di avvicendamento tra i due centravanti dell'Italia all'ultimo Europeo. Retegui ha giocato una buona stagione al Genoa, considerando che si trattava del suo primo anno in Italia. Ma l'Atalanta si aspetta sicuramente di più dei 9 gol messi a segno nell'ultima stagione tra Serie A e Coppa Italia con i liguri. A Gasperini il compito di esaltare le qualità offensive del giocatore, nella speranza di ripetere il grande miglioramento realizzativo di Scamacca nella sua stagione orobica post West Ham.

Retegui entrerà da subito nello scacchiere di Gasperini. E l'esordio con la maglia atalantina non sarà di certo di quelli morbidi: l'argentino, infatti, sarà della partita nella finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid del 14 agosto.

Mateo Retegui: la sua carriera

Mateo Retegui nasce a San Fernando, a pochi km da Buenos Aires, in Argentina, il 29 aprile 1999. Muove i primi passi nel calcio con il River Plate, per passare poi ai rivali del Boca Juniors, con cui gioca per vari anni nelle giovanili. Debutta in prima squadra il 17 novembre 2018, sostituendo un certo Carlos Tevez.

Nel gennaio del 2019 passa in prestito all'Estudiantes, con cui sigla la sua prima rete da professionista. Nella stagione successiva è in prestito al Talleres, dove realizza 4 gol in 24 presenze. Ma è il terzo prestito, biennale, al Tigre, che fa conoscere Retegui al mondo argentino e non solo: nella sua prima stagione, infatti, l'attaccante mette a segno ben 19 gol, laureandosi capocannoniere del campionato argentino del 2022.

Nel 2023 passa invece a titolo definito al Genoa, arrivando così in Italia, con la cui nazionale aveva esordito qualche mese prima segnando il suo primo gol contro l'Inghilterra. Retegui possiede infatti la doppia cittadinanza argentina e italiana, per discendenza, e sceglie di rispondere alla chiamata dell'allora ct azzurro Mancini. In totale, con la Nazionale italiana, ha collezionato finora 12 presenze e segnato 4 gol.

Con i liguri rossoblu, come ricordato, mette a segno 9 gol, conditi da 3 assist, in 31 partite ufficiali fra campionato e Coppa Italia.

Retegui: le caratteristiche tecniche e tattiche

Mateo Retegui è un centravanti rapido e forte fisicamente (186 cm di altezza per 84 kg di peso), che ha nel colpo di testa e nel fiuto del gol le sue caratteristiche principali. Sicuramente diverso da Gianluca Scamacca, a cui paga circa 10 cm in altezza e in potenza di tiro, ha tuttavia nel gioco di movimento una soluzione e un'interpretazione importanti.

Sa fare gol, come dimostra il titolo di capocannoniere del campionato argentino. Sulla sua prima stagione in Italia ha sicuramente pesato il normale periodo di adattamento ad un campionato completamente diverso da quello argentino. La speranza - e la volontà - dell'Atalanta e del giocatore stesso è quella di migliorare sensibilmente il bottino realizzativo in questa seconda stagione italiana.

Stefano Cespa

Atalanta: le amichevoli dell'estate 2024

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ATALANTA AMICHEVOLI ESTATE 2024 - L'Atalanta prepara la nuova importante stagione: ecco le amichevoli dell'estate 2024 della Dea.

L'estate da batticuore dell'Atalanta

In questa torrida estate 2024, l'Atalanta si prepara ad affrontare una stagione che già ora si può definire storica. La partecipazione alla Champions League, che con la nuova formula prevede più partite da giocare, porterà nella già ottime casse atalantine un importante flusso di entrate.

Ma sui calendari di tutti i tifosi della Dea, da diverse settimane, è già cerchiata con pennarelli indelebili la data del 14 agosto: si gioca infatti a Varsavia la finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid. Una sfida inedita e affascinante, tra le squadre vincitrici dei due trofei continentali più importanti della scorsa stagione, la Champions e l'Europa League.

Dopo la lunga coda di stagione rappresentata dagli Europei in Germania e dalla Copa America negli USA, questa sfida offre una possibilità forse ineguagliabile di rendere imperitura tale data.

Per questi motivi, l'Atalanta si sta preparando nel migliore dei modi. Andiamo a vedere qual è il programma delle amichevoli estive della Dea.

Le prime partitelle in famiglia

Dopo aver iniziato il lavoro di preparazione, la squadra ha salutato i primi nuovi innesti, tra cui la gradita conferma di De Ketelaere e le nuove pedine dello scacchiere di Gasperini, Godfrey, Sulemana e Zaniolo.

In attesa di ulteriori movimenti di mercato, sia in entrata che in uscita, l'Atalanta ha iniziato a mettere minuti di partita nelle gambe. La prima sgambata a porte aperte al pubblico si è svolta il 18 luglio al Centro Sportivo “Città di Clusone”, con una sfida in famiglia contro la Primavera atalantina. Le prime reti della stagione sono state messe a segno da Diao con una doppietta e dal giovane classe 2008 Michieletto.

Il 20 luglio, al Centro Sportivo Comunale di Zanica, si è giocata invece una partitella a ranghi misti, decisa da un gol spettacolare di Bakker. L'occasione è stata utile per provare gli schemi e i movimenti richiesti da mister Gasperini. Inoltre, si è rivisto anche de Roon, che è ritornato in campo dopo l'infortunio patito nella finale di Coppa Italia che gli ha fatto saltare gli Europei con l'Olanda.

Si inizia a fare sul serio

Dopo le sfide in famiglia, l'Atalanta ha ripreso il lavoro a porte chiuse al Centro Bortolotti di Zingonia. E si può dire che da questo punto si inizia a fare davvero sul serio, con l'obiettivo di arrivare a quel 14 agosto in forma, tonici e agguerriti per il Real Madrid.

La prima amichevole ufficiale e internazionale è programmata per sabato 27 luglio: all’AFAS Stadion di Alkmaar, con calcio d’inizio alle ore 15, va in scena AZ Alkmaar- Atalanta. La partita è trasmessa in diretta da DAZN.

Una prima sfida di buon livello, dunque, contro gli olandesi dell'AZ, tra le migliori squadre delle Eredivisie, che hanno chiuso l'ultimo campionato al quarto posto, guadagnandosi così l'accesso diretto alla fase a gruppi dell'Europa League, mentre in Europa si sono fermati ai gironi di Conference League.

L'amichevole è terminata con il punteggio di 2-2. Rete di Parrott per l'1-0 olandese, poi l’uno-due nerazzurro con l’autogol di Møller Wolfe e la testa di De Ketelaere. Pari definitivo a 3’ dalla fine di Zeefuik. 

Un antipasto di Serie A

Dopo il match contro l'AZ, l'Atalanta torna in Italia, dove nel programma di preparazione vi sarà un primo antipasto della prossima Serie A. Domenica 4 agosto alle ore 18:00, infatti, allo stadio Ennio Tardini, la Dea sfida i padroni di casa del Parma, di ritorno in massima serie dopo tre annate in Serie B. L'incontro è trasmesso in diretta da Sportitalia.

I ducali si presentano ai blocchi di partenza della Serie A con rinnovate ambizioni, dopo aver vinto l'ultimo campionato della serie cadetta e aver conquistato la promozione con due turni di anticipo. Per l'Atalanta, dunque, un test importante per aumentare intensità e gioco.

Ed in effetti il Parma ha sorpreso tutti con una partita di ottimo livello. 4-1 per i padroni di casa, con doppietta di Man e reti di Bonny e Partipilo; di Lookman il gol della bandiera dell'Atalanta. L'amichevole, tuttavia, ha lasciato uno strascico ancor peggiore: il serio infortunio di Gianluca Scamacca, che si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e dovrà rimanere ai box per gran parte della stagione.

Ad Amburgo per la prova generale

L'ultima amichevole estiva in programma per la Dea si gioca venerdì 9 agosto alle ore 18.30. L'Atalanta viaggia ad Amburgo: qui incontra il St. Pauli al Millerntor-Stadion per la prova generale prima della finale di Supercoppa Europea, che si gioca cinque giorni dopo. Il match è trasmesso in diretta su DAZN.

Anche il St. Pauli è appena ritornato in Bundesliga dopo tredici anni trascorsi nella seconda serie. La storica squadra tedesca, rappresentante calcistica del quartiere più divertente e pittoresco di Amburgo - e tra i più divertenti e pittoreschi di tutta la Germania - rappresenta uno "sparring partner" molto interessante. Allenata da Blessin (ex allenatore del Genoa), ha chiuso l'ultimo campionato al primo posto e con la miglior difesa.

Anche in questo caso è arrivata una sonora sconfitta per l'Atalanta: 3-0 il risultato finale per i padroni di casa. Se nel primo tempo, chiuso 0-0, le occasioni per la Dea non sono mancate, la seconda frazione ha visto una preoccupante involuzione della squadra nerazzurra, sia per quanto riguarda il gioco, sia soprattutto per l'evidente calo fisico, che ha portato anche a grossolani errori. Le reti sono state siglate da Eggestein, Afolayan e Boukhalfa. Nota positiva, l'esordio nei secondi 45 minuti del neo acquisto Mateo Retegui, autore di una prova volitiva e vicino alla rete in un paio di occasioni.

L'Atalanta deve ora rivedere queste ultime due amichevoli, in modo tale da correggere il più possibile gli errori e prepararsi al meglio per la prima fondamentale sfida dell'anno.

L'inizio ufficiale di stagione

Come detto, si arriva poi al 14 agosto per la prima partita ufficiale della stagione, la finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid, a Varsavia alle ore 21:00. Il campionato di Serie A, invece, prende il via il 19 agosto, e vede l'Atalanta affrontare nel primo match il Lecce in trasferta, allo stadio Via del Mare, alle ore 18:30.

Stefano Cespa

Sulemana: muscoli e polmoni per il centrocampo dell'Atalanta

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ATALANTA SULEMANA ACQUISTO CENTROCAMPO - Ufficializzato il nuovo acquisto dell'Atalanta: chi è Ibrahim Sulemana e cosa può dare al centrocampo della Dea.

Ibrahim Sulemana: il centrocampista arriva dal Cagliari

L'Atalanta continua a muovere tasselli in questo mercato estivo, per costruire la nuova squadra da regalare a mister Gasperini. La stagione sarà ancora più lunga e complessa di quella appena conclusa. Campionato, Coppa Italia, e soprattutto i prestigiosi impegni europei, con la nuova Champions League e la Supercoppa Europea da campione dell'Europa League contro i mostri sacri del Real Madrid, che hanno appena presentato il loro nuovo acquisto Mbappé.

La Dea però darà filo da torcere a tutti, come sempre. Dopo gli acquisti di De Ketelaere, Godfrey e Zaniolo, arriva un nuovo elemento per il centrocampo atalantino: Ibrahim Sulemana, acquistato dal Cagliari per circa 8 milioni di euro.

Le caratteristiche del giocatore

Rispetto ai neo atalantini De Ketelaere e Zaniolo, centrocampisti di stampo decisamente offensivo, Sulemana presenta caratteristiche differenti e complementari. Il ghanese classe 2003, infatti, è il classico centrocampista di interdizione da mediana, che può giocare anche in posizione arretrata davanti alla difesa, e potrà fornire corsa, muscoli e fiato a mister Gasperini.

Sulemana si è messo in mostra con una buona annata a Cagliari, dove ha collezionato 21 presenze condite da due gol. In particolar modo, il giovane giocatore ha visto una crescita importante nel finale di stagione: proprio nella partita vinta dal Cagliari contro l'Atalanta si è probabilmente fatto apprezzare da Gasperini e dagli osservatori atalantini. A giugno, inoltre, ha collezionato la sua prima presenza con la nazionale ghanese, nella partita vinta 2-1 contro il Mali valida per le qualificazione ai prossimi Mondiali 2026.

Incontrista dunque, ma che non disdice qualche sortita in avanti, e soprattutto altamente duttile: un complesso di caratteristiche ideali per lo scacchiere tattico del centrocampo della Dea.

Un ritorno all'Atalanta

Ibrahim Sulemana ha esordito in Serie A con l'Hellas Verona nella stagione 2022/23, dopo un ottimo anno con la Primavera scaligera, e come detto era stato acquistato dal Cagliari nell'ultima stagione. Ma in realtà, la prima esperienza nel calcio italiano la fece proprio con le giovanili dell'Atalanta.

Infatti, venne selezionato dalla città di origine in Ghana, Sunyani, per un provino in Italia nell'estate del 2019: in questa occasione, gli osservatori dell'Atalanta si convinsero e lo presero per la squadra U17, dove Sulemana giocò due anni. Nel 2021, anche a causa di un infortunio, l'Atalanta lo lasciò libero di firmare per altre squadre, e su di lui puntò l'Hellas Verona.

L'Atalanta, dunque, con questo acquisto ne fa un apprezzato ritorno: per il giocatore, una grande possibilità per mettersi in mostra in un contesto molto importante, mentre per la società la dimostrazione di aver continuato a seguirlo in questi anni di crescita e di come ne apprezzi le abilità.

Stefano Cespa

Meravigliosa dea, un trofeo per un popolo: il percorso dell'Atalanta insieme ai suoi tifosi

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ATALANTA TIFOSI - Nel calcio ci sono valori ed ideali che vanno oltre al rettangolo di prato verde. Non c'è solo la vittoria, ma l'appartenenza. Tutto questo sono i tifosi dell'Atalanta nel cammino della stagione 2023-24

Una storia per la Storia

Ci troviamo a Bergamo, Lombardia. In pochi sanno l'importanza di questo luogo per l'unità d'Italia, finita il 17 marzo del 1861. Garibaldi, insieme a 174 bergamaschi, parte per la spedizione dei mille. Solamente nel 1906 il centro città prenderà forma. Eppure, non passò nemmeno un anno dalla nascita della prima squadra di calcio bergamasca. Era il 17 ottobre del 1907 quando nacque la Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici Atalanta, come la dea della mitologia greca. Furono degli studenti a dare vita alla società ed alla prima sezione di calcio, riconosciuta poi nel 1914. Nella storia del calcio, l'appartenenza si trasmette tramite i colori, che nel 1920 divennero il nero e l'azzurro. La storia della Dea è costellata da tante retrocessioni, tante fatiche per conquistare la massima serie, oscillando tra Serie B e Serie A. Ci vorranno un po' di anni prima di vincere la prima ed unica Coppa Italia nella stagione 1962-63.

Ma il calcio è mosso da qualcosa di molto più grande, da passioni ed ideali da difendere con il coltello fra i denti. Non importano le vittorie ed i trofei, perché ciò che ti fa grande è il tifo. Dai più piccoli fino agli anziani, chi per passione, chi per la vita, tutto ciò che conta è difendere i propri colori ed il proprio nome, come in una battaglia. Tanti gruppi di tifo organizzato si sono susseguiti nel tempo per l'Atalanta, partendo dagli Atalanta Commandos, seguiti dalle Brigate Neroazzurre, poi dell'Atalanta Supporters fino ad arrivare alla Nascita della Curva Nord 1907.

Sembra incredibile, eppure in una storia così ampia costellata da tante figure importanti, ci sono stati pochi trionfi e pochi trofei. Ed è altrettanto incredibile che le più grandi imprese Europee del club siano avvenute negli ultimi anni. L'Atalanta in pochi anni è cresciuta sempre di più, facendo il giro del mondo grazie a vittorie ed imprese storiche in Europa, sempre grazie al sostegno dei suoi tifosi. Tutto parte nella stagione 2016-17, quando la Dea, sotto la guida di Giampiero Gasperini, si qualifica nuovamente ad una competizione europea dopo ventisei anni, l'Europa League. La vera svolta si ha nella stagione 2018-2019, quando, nonostante la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio, la squadra di Bergamo si qualifica per la prima volta nella sua storia in Champions League, la massima competizione Europea. Non finisce qui, perché la stagione dopo doveva dimostrare ai suoi tifosi di essere in grado di onorare la presenza di Bergamo. Ci riescono alla grande: i nerazzurri pareggiano con il Manchester City, vincono contro Dinamo Zagabria e Sachtar e si qualificano agli ottavi di finale di Champions League per la prima volta. Torneranno nella massima serie europea per due anni consecutivi, portando il nome di Bergamo così in alto dove mai era stato. Tutto questo grazie anche al tifo sempre presente, nel bene e nel male.

Quest'anno, la stagione 2023-24, è stato forse l'anno più magico di tutti. L'anno in cui si inizia a raccogliere il frutto del lavoro della squadra e di tutta la società. L'anno in cui si vede l'orizzonte. Gli atalantini hanno condotto una straordinaria annata. Si concluse il quarto di finale di Europa League. L'Atalanta, al momento dei sorteggi pescò il Liverpool. Tutti pensarono non ci fosse scampo. Eppure la storia della Dea ci dimostra che in battaglia non ci si arrende mai così in fretta: Liverpool zero, Atalanta tre. Questo è il risultato finale della gara d'andata giocata in uno degli stadi più storici ed importanti al mondo, Anfield. Al ritorno, i Reds battono la squadra di Gasperini per 0-1, ma non basta. perché Bergamo sta scrivendo ancora una volta la storia, stavolta in semifinale di Europa League. Tutta la Nord canta, tutto lo stadio applaude seguendo il ritmo dei cori. Fuochi d'artificio fuori il Gewiss Stadium. Arrivò l'ora anche della semifinale. I nerazzurri hanno dovuto affrontare il Marsiglia. Non c'è stato scampo per i francesi: l'Atalanta è in finale di Europa League. Nessuno l'avrebbe mai potuto immaginare qualche anno fa. Ma il meglio deve ancora avvenire: la "Banda Gasperini" ha battuto il Bayer Leverkusen, campione di Germania ed imbattuto da più di 50 partite per 3-0. Non è un sogno, è la realtà. Un trofeo europeo, il primo del club, torna a casa con i ragazzi. Torna a Bergamo, la casa di un popolo che non ha mai smesso di sognare. L'Atalanta ha vinto.

Benedetta Scatena

Scamacca vs Pasalic, un'Italia - Croazia a tinte nerazzurre!

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SCAMACCA PASALIC ITALIA CROAZIA - Questa sera, 24 giugno 2024, si sfidano alle ore 21 Italia e Croazia per la fondamentale terza partita che definirà i piazzamenti nel girone B! Una sfida a tinte anche nerazzurre, che vedrà protagonisti Gianluca Scamacca e Mario Pasalic!

La sfida nella sfida, Italia-Croazia e Scamacca vs Pasalic

Si sfidano a Lipsia alle ore 21 Italia e Croazia in una partita fondamentale, che può segnare il percorso in questo campionato europeo delle due squadre. La posta in gioco è alta, altissima e l'Italia di Luciano Spalletti non può permettersi passi falsi contro una Croazia che ha a disposizione un solo risultato per tenere vive le proprie speranze in questo Europeo: la vittoria.

Per i tifosi dell'Atalanta però non sarà una partita qualsiasi, perchè si fronteggeranno due giocatori che dalle parti di Bergamo sono abituati a completarsi a vicenda, uno coi gol, e l'altro coi suoi assist e i suoi taglienti inserimenti tra le linee avversarie: Gianluca Scamacca e Mario Pasalic.

Il bomber azzurro potrebbe essere un'arma nel secondo tempo, soprattutto se la gara dovesse essere bloccata e col risultato in bilico. Mister Spalletti infatti dovrebbe preferirgli Mateo Retegui, attaccante rossoblu del Genoa. Un Europeo fin qui un po' opaco di Scamacca, tanto sacrificio e tanta corsa sì, ma finora troppo poco brillante e decisivo e con la Spagna ciò si è palesato. Noi abbiamo un infinito bisogno dei suoi guizzi offensivi e delle sue giocate per smuovere un'Italia che è sembrata un po' confusionaria negli ultimi 30 metri.

Pasalic

Dovrebbe essere titolare invece nella trequarti croata assieme al giovane Sucic (giovane promessa del Salisburgo seguito proprio dalla Dea) Mario Pasalic. La Croazia ha sicuramente disputato un Europeo insufficiente fin qui, perdendo male 3-0 con la Spagna e facendosi riacciuffare all'ultimo istante contro l'Albania. Il ciclo croato tanto romantico, quanto vincente degli ultimi anni sembra essere arrivato anch'esso, in concomitanza di quello del suo leader più lucente Luka Modric, al suo tramonto.

Nonostante ciò Mario Pasalic, subentrato in entrambe le gare, ha dimostrato tutta la sua efficacia, contro l'Albania in particolare, generando occasioni da gol e conclusioni importanti grazie ai suoi sempre perfetti tempi di inserimento, forse la caratteristica che dovremo limitare maggiormente del numero 8 dell'Atalanta.

Potrebbe profilarsi dunque una gara chiusa, con la paura di sbilanciarsi troppo da entrambe le parti, e che potrebbe essere decisa da una giocata, giocata che tutti speriamo arrivi da Gianluca Scamacca e, solo per questa volta, non dal tuttofare offensivo di Gasp Mario Pasalic.

Federico Ruzza

L'abbraccio di Bergamo all'Atalanta: la festa per le strade per guarire le ferite

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Dal nostro inviato a Bergamo, Martino Cardani

BERGAMO ATALANTA EUROPA LEAGUE 2024- Le strade di Bergamo si sono colorate di nerazzurro, con più di 50.000 persone (dati ufficiale) per le strade della città a festeggiare l'Europa League 2024 dell'Atalanta. Un abbraccio collettivo fatto di tante famiglie, con nonni e nonne, figli e nipoti, mogli e mariti, giovani coppie e tifo organizzato. Con bandiere, sciarpe, stendardi dalle finestre e tutta la gente di Bergamo affacciata sui balconi. Da città alta al Gewiss Stadium, con un tripudio in Porta Nuova e ai Propilei, invasi da una folla festante. In contraltare con quello che, durante il Covid, sono state le strade di Bergamo: le immagini dei camion che abbandonano la città con il loro lugubre carico sono ancora ben impresse nella mente di ognuno di noi che, facilmente, in quello sventurato periodo, ha perso qualcuno. Ieri Bergamo, grazie all'Atalanta e all'impresa straordinaria dei ragazzi di Mister Gasperini, è tornata a impossessarsi di se stessa. Perché, anche se alcune ferite non si potranno mai dimenticare, certamente possono essere curate.

Bergamo guarisce il suo passato : la festa per la vittoria dell' Europa League 2024 per le strade della città

Dal silenzio spezzato solo dal rumore del motore dei camion militari ai fuochi d'artificio che hanno illuminato la città per una notte indimenticabile.

Le strade di Bergamo hanno vissuto, e noi con loro, due pagine della storia recente della città: il Covid, ombra onnipresente sulla provincia, e la festa con cui ieri La Città dei Mille si è guarita.

C'era bisogno di una serata così. Per riappropriarsi di ricordi di bellezza e gioia nelle strade della città. Che non significa dimenticare, ma significa tornare a costruire una memoria collettiva che, troppo a lungo, è rimasta legata a quella sofferenza.

Il Mister, i tifosi, i giocatori stessi: tutti hanno ricordato che la vittoria e i festeggiamenti sono, soprattutto, per chi non c'è più. Tanti, troppi.

Almeno 50.000 bergamaschi ieri hanno accompagnato il bus scoperto della Dea da Città Alta al Gewiss Stadium. In un tripudio di abbracci, di risate, di cori, di balli, di baci. Bambini sulle spalle dei nonni, anziani in carrozzina, ragazzi con gli occhi splendenti e tifosi di una vita increduli di fronte a una città che canta "I campioni dell'Europa siamo noi". Tutti insieme: Viale Vittorio Emanuele II, Viale Roma e Viale Papa Giovanni XXIII invasi da bandiere da più di metà della popolazione della città.

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Non per dimenticare, ma per costruire insieme. Per guarire. Grazie anche all'Atalanta, cuore pulsante di una Bergamo che, come piace dire a ognuno di noi "Mòla mìa".

Martino Cardani

Europa League, il capolavoro dell'Atalanta di Gasperini

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GASPERINI ATALANTA EUROPA LEAGUE APPROFONDIMENTO - La stagione 2023/2024 è arrivata al termine, con l'Atalanta che è riuscita nell'impresa di alzare il primo trofeo europeo della sua storia. Gian Piero Gasperini è condottiero e co-artefice, insieme alla famiglia Percassi, della rivoluzione societaria che ha portato la Dea ai vertici dell'Europa League. In questo articolo andremo ad esaminare da vicino il percorso dei bergamaschi, dall'inizio alla fine di questo magico percorso internazionale.

L'inizio in Europa League

L'Atalanta comincia la sua stagione europea nel Girone D, nel quale si classifica prima. A tentar di minare il percorso: Sporting Lisbona, Sturm Graz e Raków Częstochowa. La Dea ha registrato 4 vittorie e 2 pareggi, qualificandosi come prima del girone con 14 punti e 12 gol realizzati e 4 subiti. Gli uomini di Gasperini hanno dimostrato fin da subito di avere le carte in regola per farsi strada nella competizione, alimentando il sogno senza esplicitarlo fino alla fine, quasi come ad aver timore di infrangere il sogno che stava concretizzandosi.

Atalanta e Sporting Lisbona: Ottavi di Europa League

Superata la fase a gironi, l'Atalanta ritrova lo Sporting Lisbona agli Ottavi di Europa League. Per ironia della sorte, anche i risultati sono invariati. La Dea strappa un pareggio per 1-1 in casa dei portoghesi, per poi ribadire la propria forza al Gewiss Stadium con un 2-1. I gol sono di due dei protagonisti della stagione neroblu: Ademola Lookman e Gianluca Scamacca.

La Dea ammutolisce Anfield: la caduta dei giganti di Liverpool

Gli uomini di Gasperini si ritrovano ad affrontare il più ostico degli avversari: il Liverpool di Jurgen Klopp. Le difficoltà esalta le doti ed il carattere della Dea, che sogna da sempre di esibirsi su un palcoscenico importante e leggendario come Anfield. I cori dei tifosi Reds rimangono incastrati in gola, con la doppietta di Scamacca e la rete di Pasalic nel finale. I meccanismi sono oliati alla perfezione, la gestione dei ragazzi è perfetta. Poco conta la sconfitta per 1-0 a Bergamo e l'Atalanta è in Semifinale di Europa League, niente sembra poter infrangere il sogno.

Atalanta e Marsiglia: il penultimo gradino in Semifinale di Europa League

Una volta sconfitto il Liverpool, nulla sembra possa ostacolare il percorso dell'Atalanta. Nonostante il mezzo passo falso all'andata, la Semifinale di Europa League è della Dea che ribadisce la sua manifesta superiorità contro l'Olympique Marsiglia. Il match al Velodrome è terminato sul risultato di 1-1, con la rete del solito Gianluca Scamacca e Chanel Mbemba per i francesi. Nel ritorno i neroblu realizzano un secco 3-0, trovando la via del gol con Ademola Lookman, l'uomo che poi si caricherà sulle spalle la squadra in finale. El Bilal Toure e Matteo Ruggeri archiviano la pratica OM: la Dea è all'ultimo gradino.

Atalanta vs Bayer Leverkusen: lo scontro finale

L'Atalanta deve cimentarsi con il Bayer Leverkusen, neo campione di Germania. Gli uomini di Xabi Alonso, collezionando 51 risultati utili consecutivi, realizzarono un vero e proprio record di successi in stagione. Gian Piero Gasperini ed i suoi uomini non si sono lasciati intimorire, insieme hanno realizzato una delle più belle imprese della storia del calcio moderno. Il mister ha rivoluzionato il calcio italiano ed ispirato alcuni dei più grandi allenatori europei, vincendo anche contro alcuni di loro. La Dea ha meritato di ritrovarsi a Dublino, non è un caso ma il frutto di duro lavoro e di una storia d'amore cominciata dal 2016, con un allenatore promettente e un'idea chiara in testa. Ademola Lookman, ennesimo giocatore rilanciato e fatto esplodere calcisticamente, decide la Finale di Europa League con una tripletta storica dal retrogusto di record: il primo calciatore africano a realizzare tre gol in una finale europea. I bergamaschi alzano la coppa al cielo e le lacrime di gioia della città donano all'impresa un sapore unico e sincero. Questi ragazzi hanno realizzato un'impresa che si credeva impossibile, sfidando alcuni dei club più forti attualmente e ne sono usciti vincitori. Hanno fatto leva sul duro lavoro, la dedizione, l'impegno, la perseveranza e l'applicazione alla tattica di mister Gian Piero Gasperini; artista che, forse già dall'inizio, aveva bene in mente il quadro che stava dipingendo.

Jacopo Maggi

La Dea del calcio è sul tetto d'Europa: Atalanta, cosa hai fatto?!

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ATALANTA CAMPIONE EUROPA LEAGUE 2024- Ci siamo presi qualche ora. Perché dopo la bellezza, l'emozione e la gioia della serata di Dublino, serviva un po' di tempo per fermarsi. Per realizzare. E per tracciare un percorso, per tirare le fila di un'avventura che ha paralizzato Bergamo e provincia dalla gioia. L'Atalanta è campione nell'Europa League 2024. Con una prestazione fotografia della mentalità della squadra: mai doma, splendida da vedere e capace di osare.

Il sogno si avvera: l' Atalanta è campione dell' Europa League 2024

"Cantami o Dea" è l'introduzione di uno dei poemi epici più importanti della storia dell'uomo, l'Iliade di Omero. No, non stiamo per raccontarvi l'ira funesta del Divino Achille, ma il piede fatato dello Scatenato Ademola. Mattatore della serata di Dublino con una tripletta da sogno.

La Dea, arrivata nettamente sfavorita contro la squadra degli invincibili del Leverkusen, mette alla prova il nome guadagnato dai ragazzi di Xabi Alonso. E lo fa alla grande, annichilendoli con un gioco alto, un pressing asfissiante ma bilanciato e una precisione nei passaggi e nella finalizzazione da grande.

Non casuale. No, perché quella impostata da Mister Gasperini è l'ennesima partita-capolavoro di un tecnico che non rinuncia a offendere neanche nelle partite che sembrerebbero chiedere una maggior precauzione. E che lo fa con una minuzia di dettagli e attenzione da sorprendere chiunque. Chiedere al Liverpool, al Marsiglia o proprio al Leverkusen.

Atalanta - Leverkusen , il capolavoro

1-2-3. Lookman. Tre gol diversi, eppure simili per cattiveria agonistica, precisione e ruolo della squadra. Il primo nasce da un corner che sembrava perso e che è stato ravvivato con una splendida giocata di Kolasinac per Zappacosta. Il resto lo sapete. Il secondo è frutto del pressing della Dea (10 uomini nella metà campo del Leverkusen con i tedeschi in possesso palla), che costringe all'errore la punta avversaria e recupera palla proprio con Lookman. Poi tunnel, destro a giro. Tripudio. Baciato dagli déi avrebbero detto i greci: un nume ha preso a cuore Ademola e la Dea e ha portato a un gol epico. Il terzo è ancora permesso dal gioco di squadra, dal recupero collettivo e dalla verticalizzazione rapida, marchio di fabbrica del Gasp. Palla a Lookman, dribbling secco e sinistro (sì, teoricamente non è il suo piede) all'incrocio opposto.

Cantami o Dea.

Atalanta - Leverkusen , il Gasp-pensiero

"Stasera non sono più bravo di oggi pomeriggio, solo perché ho vinto". Così il Mister, sorridente, dopo aver sollevato il primo trofeo in carriera. Che tanto assillava giornalisti e addetti ai lavori, ma mai lui. "Ognuno ha un obiettivo, che non per forza porta a un trofeo". Wow.

Poche parole per smontare la cultura della vittoria a tutti i costi. Perché, più importante di vincere (che pure fa piacere, certo), è sapere di aver fatto il meglio, di aver lasciato una traccia. E tu, mister, l'hai lasciata eccome, così come l'avresti lasciata anche se ieri avessi perso.

La traccia di Gasperini sono le urla e la furia in panchina quando, sul 2-0 contro un avversario annichilito ma comunque insidioso, richiama la propria squadra. Praticamente perfetta, eppure troppo bassa per qualche minuto di troppo. Sta vincendo 2-0 la Dea e delizia l'Europa. Lui la corregge, la plasma, la eleva alla storia. I suoi giocatori lo sanno e lo seguono. Fino alla fine, fino alla gloria, fino a una festa che a Bergamo è destinata a diventare leggenda.

Un po' come gli aedi che cantavano l'Iliade noi canteremo a nipoti e pronipoti di una squadra che non ha temuto gli invincibili. Che ha messo alla prova il loro nome. Che ha vinto. E che, soprattutto, ci ha fatto innamorare di nuovo del gioco più bello del mondo.

Martino Cardani

Jij bent bij ons, Marten! L'infortunio di de Roon non lo allontana dalla Dea...E da noi!

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DE ROON INFORTUNIO FINALE EUROPA LEAGUE- Tristissima notizia in casa Atalanta: dopo gli accertamenti medici ormai è sicuro: Marten de Roon non potrà partecipare alla finale dell'Europa League 2024 a causa dell'infortunio occorso contro la Juventus. Siamo però sicuri che, nonostante tutto, il capitano sarà con la Dea. E con tutti noi.

De Roon salta l' Europa League per infortunio : il nostro pensiero

Sei con noi, Marten! Questo il titolo del nostro articolo, rigorosamente in olandese, per sottolineare la nostra vicinanza a Marten de Roon, costretto a saltare la finale dell'Europa League 2024.

L'Atalanta perderà il proprio capitano, leader in campo e leader nello spogliatoio. Ma lo perderà "soltanto" nel rettangolo vede perché, per quanto valga, l'olandese sarà sempre al fianco della Dea. Vicino alla squadra in ciascuna delle partite che chiuderanno una stagione 2023/24 fuori da ogni aspettativa.

E allora non ci resta che augurarti buona fortuna Marten, sicuri che potrai tornare a indossare la maglia nerazzurra con ancora più forza e sicurezza. Perché tu sei con noi Marten e, di certo, tu incarni lo spirito dell'Atalanta che così in alto ci ha portati.

Non disperarti Marten. Siamo sicuri che questa sarà la prima di una serie di soddisfazioni che potremo toglierci assieme. Uniti, più che mai.

Martino Cardani