Gasperini: "L'aver raggiunto l'Europa è un grande traguardo"

5 Giugno 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
Gian Piero Gasperini Atalanta Monza conferenza stampa Serie A 2022-2023
Tempo di lettura: 2 minuti

GASPERINI ATALANTA MONZA CONFERENZA - Queste le parole di Gian Piero Gasperini rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Atalanta e Monza in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di Sky. 

Atalanta Monza, la conferenza stampa e l’intervista di Gasperini

"L'aver raggiunto l'Europa è un grande traguardo. L'anno scorso non ci siamo riusciti per poco, quest'anno siamo arrivati quinti davanti alla Roma. Una rivincita per chi diceva che si era chiuso un ciclo? Quello passato è stato un anno particolare, avevamo i numeri per l'Europa e poi non siamo arrivati al traguardo. Quest'anno siamo sempre stati in zona Europa, dalla prima all'ultima, credo sia un record per l'Atalanta".

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Sul futuro

"Sì, c’è una competizione durissima, ci son squadre molto forti. Saremo testa di serie ed è una grandissima cosa, mentre il campionato sarà molto difficile, come il girone di ritorno di quest’anno. Noi siamo sempre stati in alto, abbiamo avuto parecchi nervosismi, non tanto da parte della gente, che ci ha sempre sostenuto.

Ho delle sensazioni, che non ritengo siano giuste, ma sono mie. E devono anche combaciare. Io quest’anno non davo per scontato che la squadra fosse da Europa League. Nessuno ha abbassato l’asticella, ma c’è stata un’esasperazione su questo aspetto. Avrei voluto fosse affrontato questo clima morale. La società ha fatto investimenti importantissimi, spendendo cifre enormi: alcuni li ho valorizzati, su altri…

Se i porto dei giocatori in panchina quando è stato fatto un investimento diventa un problema. Ed è il motivo per cui voglio che prima non si condividano queste cose. La società non mi ha mai influenzato, ma vorrei evitare certi casi. Se le mie valutazioni non sono in linea con la società, poi nascono difficoltà. È calcio. E dopo sette anni può esserci un momento così".

L'affetto del tifo

"È un dono per la mia carriera, mi riempie di felicità ed è una cosa che pesa moltissimo. Io con tutta la società ho un grandissimo rapporto. Bergamo è una città piccola e molto compatta. Con tanta appartenenza. Io non son un nemico, posso essere criticato. Qui c’è una compattezza molto forte che va preservata. Questo è un valore superiore a tutto il resto. Credo sia giusto chiarire sui veri obiettivi, su quello che deve fare la squadra, poi vedremo".

Su Koopmeiners

"Ha fatto una cosa straordinaria, ma anche i due gol nel primo tempo, in una posizione che è un adattamento, perché in queste ultime partite ci siamo trovati corti. Stavolta è stato bravo anche nella profondità".

Sul rosso

"Mi sono lamentato sul fallo di mano, gli ho detto che nel calcio non esiste un fallo del genere, poi Mirco (Moioli, ndr) ha caricato la cosa, poi ha buttato fuori me. Mi bastava l’ammonizione. Con quest’arbitro avevamo dei precedenti anche l’anno scorso".

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