Le PAGELLE di Genoa-Atalanta 1-4: De Ketelaere super, ottimi Scalvini e Carnesecchi

11 Febbraio 2024
- di
Martino Cardani
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Charles de Keteleaere esulta dopo il gol al Genoa
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Tempo di lettura: 3 minuti

GENOA ATALANTA PAGELLE- L'Atalanta si impone sul difficile campo del Genoa, dopo una partita dura e complicata. Sono 4 i gol segnati dalla Dea, che ottiene 3 punti importantissimi. Ecco i voti dei ragazzi di Gasperini nelle pagelle della redazione di AtalantaLive.it.

I voti dell' Atalanta contro il Genoa nelle pagelle della redazione

CARNESECCHI, 7.5- Un paio di interventi su Retegui salvano l'Atalanta dalle folate del Genoa. Non una serata difficilissima per il numero di interventi, ma per la qualità e l'attenzione richieste. Così, almeno, fino al minuto 87, quando salva la Dea con un'uscita da campione. DETERMINANTE.
SCALVINI, 8- Il Gasp gli chiede di francobollarsi a Gudmundsson prima e a Retegui poi e lui, come da istruzioni, soffoca il loro gioco. Imponente fisicamente, intelligente nelle giocate, è un incubo per gli avversari. Prestazione di enorme concretezza. Chiuderebbe il match con un gol sporco, ma importantissimo, annullato dopo lungo controllo V.A.R.. SOLIDISSIMO.
(TOLOJ, S.V.).
DJIMSITI, 6- Soffre troppo la forza fisica e la tecnica di Retegui che, troppo spesso, riesce a girarsi sotto la sua giurisdizione. Non compie errori da matita rossa, ma potrebbe essere più determinato. IN AFFANNO.
KOLASINAC, 6.5- Solita partita in trincea per il 23 che, oltre a fare legna, dispensa un paio di giocate di alta qualità. Ofre anche un assist a Pasalic, ma il compagno decide di vanificarlo a tu per tu con Martinez. GENEREALE.
HOLM, 5.5- Subisce il Genoa. In tutti i sensi. Pare timido davanti a un Ferraris impressionante per decibel e costanza di tifo e pare in difficoltà di fronte alla voglia del Grifone di giocare una partita ad alti ritmi e livelli. Un passo indietro rispetto alle ultime, ottime, prestazioni. EVANESCENTE.
(ZAPPACOSTA, 7- Entra e non sbaglia, in una partita non semplice da gestire da subentrato. Riesce a spingere, a fornire qualche cross interessante nell'area del Grifone e, soprattutto, a fare gol. Si merita l'applauso di tutto lo stadio).
PASALIC, 7- Sarebbe un 7.5 se non si divorasse il gol dell'1-3, lasciando ai padroni di casa le speranze di potere pareggiare la contesa, fino al pazzesco finale. Per il resto, solito lavoro straordinario a metà campo, con l'illuminazione per De Ketelaere che vale il clamoroso vantaggio del belga. QUALITA'.
KOOPMEINERS, 6.5- Gioca una partita sorniona. Sempre al posto giusto nel momento giusto, senza particolari strappi o arabeschi. Ha sul piede il pallone del vantaggio e disegna una vera magia con una punizione magistrale. ARTISTA.
RUGGERI, 6- Timido, come troppo spesso gli accade nelle ultime uscite. Spinge poco, più preoccupato a non prenderle che a darle. Non proprio la mentalità del suo allenatore. BLOCCATO.
(HATEBOER, S.V.).
DE ROON, 6- Soffre la velocità degli scambi e della corsa del Genoa ma, invece di naufragare e farsi trascinare dalla corrente impetuosa delle acque del Ferraris, pianta i piedi saldamente a terra, con una lavoro di interdizione continuo quanto fondamentale. DISTURBATORE.
SCAMACCA, 6.5- Gioca una partita al servizio della squadra. Molto volonteroso e abbastanza preciso, è importantissimo per le ripartenze della Dea nel primo tempo, quando la banda Gasp faticava a ripartire. Non ha occasioni da rete ma, se l'Atalanta riesce a crearne, è anche merito suo. ALTRUISTA.
(MIRANCHUK, 5.5- Si vede decisamente troppo poco).
DE KETELAERE, 8.5- Fa reparto da solo. Anzi, ne fa due. La trequarti e l'attacco. Nel primo tempo è un incubo per i difensori: sta benissimo, di testa e di gambe e, a tratti, è imprendibile. Il gol è un insieme di tecnica, visione di gioco, cinismo e bravura balistica. FENOMENO.
(EL BILAL, 6- Sembra mancare dei ritmi e delle idee della Dea. Giusto così, ma urge assimilarli il più velocemente possibile. Si salva, parzialmente, grazie al primo gol con la maglia della Dea).

GASPERINI, 7- Costruisce un'Atalanta solida, in un campo difficilissimo e contro una squadra che corre e gioca, proprio come la Dea. Non incanta nel gioco, ma è terribilmente efficace e porta a casa un risultato difficile e importantissimo.

Martino Cardani

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