Gomez, cuore bergamasco: "Vogliamo essere un esempio: giocheremo per ridare gioie alla nostra città"

10 Giugno 2020
- Di
Arianna Botticelli
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GOMEZ ATALANTA BERGAMO - Sempre più simbolo dell'Atalanta, e sempre più cittadino bergamasco, Papu Gomez, il Capitano della Dea, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra i temi toccati non poteva mancare la grande sofferenza patita dalla città di Bergamo a causa del Coronavirus. Un dolore che non si può cancellare ma che diventa uno stimolo incredibile per Gomez e per la squadra. Ecco le parole dell'argentino.

La missione di Gomez

"Abbiamo l’enorme responsabilità di dover essere anche un esempio. Bergamo ha sofferto, tanto. Ripartenza, cosa significa per noi? La possibilità e la voglia di ridare gioia a chi ha sofferto in questi mesi. Non possiamo restituire morti, cancellare dolori: solo dare un po’ di allegria. Anche Bergamo mangia calcio, respira calcio, vive di calcio. Senza dimenticare. Dobbiamo cercare di continuare a fare le cose straordinarie che stavamo facendo e abbiamo dovuto lasciare a metà".

La condizione fisica dell’Atalanta

"Al mio fisico bastano 15-20 giorni per essere a posto. Quando ho visto come stavano i miei compagni dopo due mesi di quarantena, mi sono emozionato. E mi emoziono a vedere quanto corrono De Roon, Freuler, Hateboer, Gosens, Castagne: sono animali".

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