ROMA ATALANTA CONFERENZA STAMPA RANIERI - L'Atalanta sarà ospite della Roma nel match in programma lunedì 2 dicembre alle ore 20.45. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del match, Claudio Ranieri ha speso delle belle parole sulla squadra di Gasperini. Queste le sue dichiarazioni.
"Io credo che stiamo affrontando la terza squadra che più o meno ha la stessa filosofia: quella di attaccare sempre, di andare sempre in verticale. Il Napoli con Antonio Conte sta all'inizio, sta al quarto mese, quinto mese. Il Tottenham, adesso non ricordo quanti anni, se sono due o tre anni, pur con un sistema differente ma con la mentalità di attaccare sempre. Ecco, l'Atalanta è quella macchina perfetta. Complimenti al presidente Percassi perché per i primi quattro anni diceva di doversi salvare, e intanto scalava, scalava e salivano sempre di più in classifica e adesso giustamente cercano di fare il massimo. Il massimo significa ritornare in Champions League anche il prossimo anno, cercare di migliorare il campionato passato. Cioè, andiamo ad affrontare una squadra che, oserei dire è perfetta. È prima per goal fatti, è prima per le occasioni da goal, è terza per le verticalizzazioni, è prima nei tiri in porta, è seconda nei cross, è prima nei recuperi palla, ti mangia. Ecco, io non voglio che i miei giocatori vengano mangiati, io voglio vedere lunedì una gran bella partita".
L'Atalanta è un modello di vertice che va preso anche come modello. Perché no? Ognuno con le sue caratteristiche, ognuno con le sue difficoltà, ognuno con le sue qualità. Però una squadra che piano piano è diventata un emblema dell'Italia. È un modello che hanno saputo creare, hanno costruito dalla base, perché se non ricordo male anche Gasperini all'inizio, le prime cinque, sei partite, non era andato tanto bene. Poi dopo è andato, ha sbocciato e ha creato gioco, giocatori che magari quando sono andati via non hanno reso come rendevano all'Atalanta. E questo significa che l'allenatore ha avuto un gran merito di tutto questo, di far rendere i calciatori in quel modo. Per cui bisogna levarsi il cappello e fare i complimenti a tutta la società. Dal padre Percassi, dal figlio che è stato il mio giocatore nel Chelsea, all'allenatore, a tutti quanti, perché stanno tutti remando in un'unica direzione".