Palladino: "Ho battuto molto sull’intensità e sul DNA dell’Atalanta"

20 Novembre 2025
- di
Redazione AT
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Conferenza stampa presentazione Raffaele Palladino Atalanta
Tempo di lettura: 4 minuti

L'Atalanta ha esonerato Ivan Juric e chiamato sulla panchina nerazzurra Raffaele Palladino. A pochi giorni dal suo esordio sulla panchina del club bergamasco, l'allenatore si è presentato in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Atalanta, le dichiarazioni di Palladino nella conferenza stampa di presentazione

“Sono molto felice di essere qui all’Atalanta. Orgoglioso di essere in una grande società e mi sento di dire che io, insieme al mio staff, faremo di tutto per portarla in alto. Voglio ringraziare la famiglia Percassi, Pagliuca e D’Amico per l’opportunità.

Ho battuto molto sull’intensità e sul DNA dell’Atalanta. Ho cercato di far ritrovare un po’ quell’identità fatta di sacrificio e grinta: ciò che ha contraddistinto da sempre l’Atalanta stessa. Abbiamo poco tempo, ma dobbiamo ottenere il massimo: sono felice di aver trovato un gruppo con grandi valori tecnici e umani.

Non sono integralista, ma sono aperto a capire ogni singolo aspetto. All’Atalanta voglio dare il vestito giusto mettendo sempre al primo posto la grinta. Io credo che la squadra sia adatta per un 3-4-2-1: contesto tecnico-tattico dove la Dea ha le caratteristiche giuste. C’è soltanto da migliorare e lavorare”.

Attesa dell’Atalanta

“Ho avuto modo di studiare tanto in questi mesi, anche per crescere. Ho avuto tante chiamate, ma ho aspettato l’Atalanta: ci ho messo poco a dire di sì, anche perché abbiamo gli stessi obiettivi. Vogliamo portare la Dea in alto, battagliando su tutti i campi.

In primis ci tengo a salutare Ivan Juric, con cui avevo un grande rapporto già ai tempi quando eravamo calciatori. Ho visto che è stato fatto un buon lavoro dal punto di vista fisico, poi è vero che anche io ho le mie idee. Il dogma di questa squadra è quello di lottare su ogni pallone: voglio vedere un team che combatte. Mi lascia tranquillo il fatto che c’è un gruppo sano e forte: l’Atalanta non merita questa posizione in classifica, ma dobbiamo risalire”.

Richieste

“Ho cercato nella prima settimana di conoscere i ragazzi: abbiamo poco tempo, ma dobbiamo ottenere il massimo. Sono rientrati anche i Nazionali quindi il gruppo si sta completando. Questa Atalanta deve battagliare su tre fronti: tutti all’interno della rosa giocheranno, considerando che ogni giorno di lavoro è sempre un test per i ragazzi.

Cerco di creare un rapporto con i ragazzi. Sono orgoglioso del gruppo che ho, e questi aspetti aiutano sicuramente nell’entusiasmo. Abbiamo messo i primi concetti e principi in questi giorni. Ho visto soprattutto molta partecipazione: mi piace spingere la squadra, e vedo che che hanno reagito bene”.

Scamacca

“E’ rientrato dalla Nazionale con grande voglia. Krstovic gioca nella stessa posizione di Gianluca: entrambi possono fare bene. Sono sicuro che le sue qualità verranno fuori: a me interessa vedere delle buone prestazioni, poi il goal verrà da sé”.

Obiettivo Europa

“Il nostro obiettivo è quello. La rosa è forte, la società ha fatto grandi acquisti e credo che questa squadra debba fare di più. Credo molto nella forza di questo gruppo”.

Esperienze a Monza e Firenze

“Sono cresciuto molto lì. Per me essere all’Atalanta è una grande soddisfazione, e credo che la piazza merita ovviamente una squadra che combatte: rispecchiando lo spirito dei bergamaschi, soprattutto sul non mollare mai lavorando ogni giorno”.

Il ruolo di Lookman e Maldini

“Non parlo del lavoro altrui. Quello che chiedo alla squadra è sicuramente di riempire di più l’area, ovviamente nella speranza di fare molti goal: l’Atalanta ha gli attaccanti giusti per farlo. Se ho sentito Lookman? Molto. Oltre a lui ho telefonato a tutti i calciatori che erano in Nazionale, e Ademola si è presentato molto bene: valuterò il suo impiego in base agli allenamenti che farà.

Maldini? Ho sempre a disposizione molti giocatori di movimento. Credo molto in Daniel: lo conosco e sa cosa mi aspetto da lui. Io non guardo in faccia a nessuno, e la priorità è che la squadra dia il 100% indipendentemente da chi giocherà”.

Gasperini

“Non ho avuto l’opportunità di sentire il mister. Ora serve guardare avanti perché c’è tanto lavoro da fare: Gian Piero ha fatto qualcosa di straordinario insieme alla società”.

La società

“L’Atalanta è una grande famiglia. Quello che mi ha sorpreso della società è sicuramente questo aspetto: la compattezza, il sostegno e la fiducia ovviamente nei miei confronti. L’unione ha fatto sempre la forza di questa società: insieme siamo più forti”.

Le avversarie

“Oltre a vedere tutte le partite dell’Atalanta, sono andato in Inghilterra studiando molto diverse società. Il calcio inglese è un calcio molto interessante: lì sono molto preparati. Ci sono anche tanti allenatori, e credo che Arteta sia uno dei più forti in circolazione”

Invista del Napoli

“Mi aspetto una squadra che si dimostri tale. Voglio vedere grande consapevolezza nei propri mezzi, ma la nostra mentalità deve essere quella di giocarcela alla pari con tutti: come è giusto che debba fare l’Atalanta”.

Peluso

“Lui ha dato tanto a questa società: Federico era contentissimo quando arrivò la chiamata dell’Atalanta. Mi piace conoscere il DNA e il cuore della città e voglio capire la mentalità dei bergamaschi: aspetto che ovviamente la squadra dovrà recepire nella maniera migliore”.

Ahanor e Brescianini

“Ci sono tanti giocatori di prospettiva. Non si smette mai di crescere, bisogna migliorare sotto tutti gli aspetti. Sono molto esigente negli allenamenti, poi sta a loro imparare giorno dopo giorno”.

Calendario fitto

“Bisogna lavorare in un certo modo. Abbiamo l’esperienza giusta, e il nostro obiettivo è vedere un’Atalanta preparata anche dal punto di vista fisico”.

Richieste di mercato

“No, il mio obiettivo è conoscere al meglio i ragazzi. Ho già una rosa forte, poi su tutto il resto c’è tempo. Quello che m’interessa è lavorare sulla mentalità della squadra: i calciatori sono rimasti dispiaciuti dell’esonero di Juric. Ora serve reagire, toccare i tasti giusti per risollevare la squadra: non vedo l’ora di scendere in campo”.

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