Il Brescia retrocede in Serie C: scontri e tensioni alla fine della gara

2 Giugno 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
Fumogeni in campo durante Brescia Cosenza Serie C scontri retrocessione
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Tempo di lettura: 3 minuti

BRESCIA SERIE C SCONTRI - Nella serata del 01 giugno 2023 è andata in scena la gara di ritorno dei playout di Serie B tra il Brescia e il Cosenza. la sfida d’andata era stata conquistata dai calabresi con il risultato di 1-0, stesso risultato con cui si stava concludendo il tempo regolamentare della sfida del Rigamonti. Ma al 95’ arriva il gol del pareggio di Meroni che sancisce la retrocessione del Brescia in Serie C. Da quel momento succede di tutto a iniziare dal lancio dei fumogeni in campo da parte dei tifosi di casa. Il match viene sospeso, i tifosi fanno invasione di campo costringendo l’arbitro Massa a ritirarsi negli spogliatoi insieme alla due squadre. Dopo mezz’ora di scontri e l’intervento delle forze dell’ordine Massa decide di interrompere definitivamente la sfida. 

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Brescia in Serie C, la lettera del presidente Balata sugli scontri

La Lega B ha diramato la lettere firmata dal presidente del Brescia, Mauro Balata, sui fatti avvenuti al Rigamonti in seguito alla retrocessione del Brescia in Serie C

"Premetto che quanto accaduto a Brescia è sotto ogni profilo ingiustificabile e va condannato con forza. Sono però avvilito e profondamente scosso. In 6 anni, circa, di presidenza non vi erano mai stati episodi di violenza come quelli ai quali abbiamo assistito giovedì sera allo stadio Rigamonti. Anzi la nostra categoria si è sempre distinta nei report stagionali per l’assenza di aggressioni e discriminazioni.
Oggi mi sento sconfitto. Mi interrogo e credo che lo dobbiamo fare tutti sul perché possano verificarsi situazioni di tale violenza in occasione di un evento sportivo che dovrebbe generare gioia.
I calciatori di entrambe le squadre hanno dato tutto in campo. Poi è ovvio che una delle due esca sconfitta.

Ma la sconfitta fa parte dello sport, ne è una componente essenziale. Deve essere accettata come un momento del percorso sportivo di ogni squadra, di ogni atleta, di ogni società. Tutti vivono di vittorie e di sconfitte. Tutti devono affrontare queste situazioni con coraggio e con rispetto per se stessi e gli altri. La sconfitta porta con sé quella esigenza di riflettere, di fare autocritica, è una condizione che unisce e che sprona a fare sempre meglio. E' anche e soprattutto attraverso le sconfitte che si diventa più forti, anche nella vita.

L’amore per la propria squadra non può mai essere violenza perché la violenza è la negazione dell’amore.

Voglio manifestare la mia vicinanza a tutti, vincitori e sconfitti, a tutti coloro che giovedì sera hanno sofferto e provato paura e sconforto, alle due società, ai tantissimi e veri tifosi e appassionati delle due squadre, agli addetti ai lavori e alle forze di polizia impegnati nel contenere la follia e che hanno rischiato per la loro incolumità, ma voglio anche capire e affrontare questa situazione direttamente con le istituzioni della città e con tutti coloro che hanno buona volontà, profondo senso del rispetto e amore vero per lo sport anche quando si perde. In modo da aprire un dialogo affinché quanto sia accaduto non sia dimenticato con l’esaurirsi dell’emotività del momento ma al contrario diventi occasione di riflessione e confronto. Solo in questo modo potremo evitare altri, simili, episodi".

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